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Friday, August 5, 2011

Il campanile sommerso


In questi giorni mi prende un po' di nostalgia e la mente torna a Nord-Est, non degli Stati Uniti, dove vivo ora, ma dell'Italia. In particolare, a una delle mie regioni preferite, di cui ho parlato varie volte su codesto modesto (c'e' la rima) blog- l'Alto-Adige, e per non far incazzare (ulteriormente) la popolazione di lingua tedesca, chiamiamola pure il Suedtirol.

Essendo amante di laghi e laghetti, non poteva non colpirmi il Lago di Resia (achtung! Reschensee), famoso per il suggestivo campanile sommerso. Suggestivo secondo me perche' almeno inconsciamente fa pensare a una specie di civilta' sommersa, a uno scomparire col tempo delle tracce umane. Invece non e' cosi'- il lago e' artificiale, o comunque e' stato creato da due precedenti laghi naturali e la costruzione di una diga, per ragioni di energia idroelettrica. Il piano era del 1939 ma il fattaccio non si verifico' fino al 1950. Vennero sommersi i relativi paesini nonostante l'opposizione degli abitanti, e gli edifici furono rasi al suolo, tranne il campanile della chiesa (del '300) che fu tutelato per ragioni artistiche. Gli abitanti, cattolicissimi, si rivolsero anche al Papa per fermare il progetto. Inutilmente.

Consiglio a tutti un soggiorno nella bella (c'e' ancora la rima!) Val Venosta (achtung! Vinschgau). Partendo da Merano, si va verso ovest, fino alla frontiera con la Svizzera. Da non perdere la piccola cittadina di Glorenza (Glurns), proprio prima del confine.